ANCIENNE ABBAYE DE SAINTE-ENIMIE
SAINTE-ENIMIE , Lozère – Eredità culturale
Chi siamo
Durante la Rivoluzione, il monastero fu distrutto e i suoi arredi e quelli della chiesa furono bruciati. L’abbazia fu abbandonata e utilizzata come cava. Rimangono solo la cappella di Sainte-Madeleine, i resti delle fortificazioni e il refettorio dei monaci, noto come “sala capitolare”.
Questa sala può essere visitata solo nei mesi di luglio e agosto. Traduction automatique par DeepL via DATAtourisme
“La leggenda narra che l’abbazia fu fondata da Enimie, figlia del re Clotaire II, che fu guarita dalla lebbra dopo aver fatto il bagno nelle sorgenti di Burles.
Tra l’VIII e il X secolo, i due monasteri, uno femminile e l’altro maschile, furono distrutti dalle invasioni. Nel 951 il vescovo di Mende cedette le rovine del monastero maschile all’abbazia di Saint-Chaffre-en-Velay. Il monastero rimase in vita fino al 1789. La moderna cappella dell’Hermitage ospita la grotta in cui si dice abbia vissuto Santa Enimie. Gli edifici superstiti risalgono al massimo al XII secolo. Sono disposti ad angolo retto l’uno con l’altro su una piattaforma. L’edificio rivolto a sud è stato ampiamente modificato. Solo una stanza a volta all’estremità orientale conserva capitelli scolpiti. Al primo piano si trova un camino del XV secolo. L’edificio a est è più completo. Si tratta di una lunga sala a quattro campate, coperta da una volta a botte con colonne innestate […]”.
Informazioni tratte dalla banca dati Mérimée Traduction automatique par DeepL via DATAtourisme
Arrivare in liO Auto o autobus urbano
A moins de 10 mn à pieds de l’arrêt GORGES DU TARN CAUSSES – Ste Enimie Graviere !
Cet arrêt est situé sur les lignes :
Environ 3 min (286 m).
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